di virginia woolf ho lo stesso talento a perdermi tra percorsi fantastici che raramente superano la mia maglietta. come lei so scrivere a mente, mentre attraverso un incrocio. mentre cucino. mentre faccio finta di riposare. anche mentre parlo con qualcuno. come virginia non sono mai tutta, mai intera. e però non ho quei meravigliosi vestiti di seta, né le sue gonne: a camicette, credo, siamo pari.
come lei, in superficie - in società, assumo sempre un tono scherzoso. ma lei adorava i pettegolezzi, io per niente.
come lei posso passare intere giornate con delle persone senza che queste capiscano come sto davvero.
come lei ho spazi miei inviolabili che preferisco a tutto il mondo messo insieme.
come lei ho un marito che scrive e studia con un impeto un po' folle negli occhi.
non ho pennini con cui combattere, inchiostri da allungare con marmellata di fragole, cameriere da rimproverare o cuoche cui ordinare il pranzo. ma ho la sua stessa ossessione per le parole, la sua stessa morbosità per la vita, la sua stessa deriva per la letteratura, la sua stessa fascinazione per il genio alieno.
come lei ho amici maschi di un'intelligenza eccezionale, ma le lettere in cui lo scrive lei sono molte di più (e meglio scritte) degli involuti messaggi con cui lo faccio io.
come virginia adoro camminare veloce, ma purtroppo non posso correre sulle colline, tra le brughiere e in mezzo al fango dei ruscelli ogni volta che ne ho voglia come, per gran parte dell'anno, poteva lei. non ho una casa come monk's house ma, come per lei, il contatto con la natura può riportarmi in vita.
la mia cerimonia del tè è più saltuaria e meno formale della sua; ma la scatola dei tè che ho qui, ne sono certa, le piacerebbe.
come virginia porto gli occhiali, ma tondi come i suoi li ho avuti soltanto intorno ai dieci anni. poi mai più. ho un naso molto piccolo ma, di certo, il suo non era gigante come quello che hanno imposto a nicole kidman per rappresentarla.
come lei sono molto malinconica. come lei odio la formalità, come lei amo la forma. come lei mi sento oppressa dagli impegni presi, come lei amo la solitudine ma quando sono con gli altri sto molto molto bene. come lei sono affettuosa, come lei so corteggiare. come lei idealizzo la conversazione e come lei ne rimango quasi sempre delusa.
come lei adoro il delirio urbano, il degrado confusionario delle strade delle grandi città, l'anonimato alienante delle stanze tutte per sè. come lei annodo i capelli come meglio posso, ma due giorni fa ne ho tagliati almeno quaranta centimetri ed ora, se possibile, le mie acconciature sono ancora meno vittoriane. come lei subisco il fascino dell'intelligenza femminile e so stabilire con loro lunghissime relazioni di complicità, ma non provo mai quell'attaccamento un po' morboso che lei, sempre, sviluppava a causa dei troppi abbandoni subìti.
come lei ho molte fedi ma non quelle canoniche (a parte quella nuziale che porto sempre al dito al contrario della sua che finì in un pasticcio di carne): come lei mi fido delle parole, delle impressioni e dei miei pensieri. come lei ho un posto del cuore. il suo si chiama st.ives, d'accordo; è in cornovaglia, lo so; ha le scogliere, le ho viste. ma anch'io ho un posto del cuore.
come lei posso diventare intollerante, come lei so chiudere amicizie (anche di lunga data) se all'improvviso capisco la verità. ma non lo faccio con il suo freddo sarcasmo o, almeno, non così freddo.
non ho una casa editrice, questo no. né una scimmietta. ho due bambini, però. bambini che lei non ebbe mai e di cui sentì la mancanza per sempre.
come lei sono capace di soffrire per giorni per un equivoco, per una parola, per una sfumatura. come lei sono capace di ammetterlo.
come lei sono calma all'apparenza ma: nascondo vulcani, come ebbe a dire della sorella.
non sono disciplinata come lei, non sono così timida, non sono così avanti. però ho finito alla ricerca del tempo perduto di proust e lei, secondo i miei calcoli, no.
sua sorella vanessa bell non mi piace. credo che virginia fosse un po' prigioneria del suo incantesimo...
io no, non sono prigioniera di nessun incantesimo. anche completamente persa in tali ossessioni letterarie riesco sempre a ricordarmi di me. anche franando tra le sue parole riesco sempre a distinguere cosa mi appartiene e cosa no.
senza mani, senza mani...
come lei ho amici che resteranno sempre, pronti a tutto, pronti anche senza motivo. :-* (21venti!)
Scritto da: manu | venerdì, 29 gennaio 2016 a 08:46
Come lei, avresti uno stuolo di lettori per i tuoi libri, mia carissima. Noi siamo qui, dietro l'angolo, in qualche byte. Pronti.
Scritto da: 21venti | mercoledì, 27 gennaio 2016 a 21:51
allora grazie. anche se non credo potrai cavartela così... :)
Scritto da: manu | lunedì, 25 gennaio 2016 a 23:38
capisco che poteva interpretarsi cosi', e in fondo un po' lo era anche.
ma questo era un ooooh con la o chiusa, non aperta. un ooooh di meraviglia.
Scritto da: mamo | sabato, 23 gennaio 2016 a 21:59
hai visto? mai disperare... :)
Scritto da: manu | venerdì, 22 gennaio 2016 a 08:51
oooooh
Scritto da: mamo | venerdì, 22 gennaio 2016 a 00:02