
io non ho il pollice verde, lo sanno tutti. le piante, come gli animali, mi piacciono liberi nel tipo di mondo nato per loro. ne faccio una questione di rispetto. quando vivono senza recinti e felici nella loro natura, li osservo in punta di piedi e mi sento piena di ammirazione verso tutto ciò che si nutre, respira e cresce. ma ammetterete che una pianta da appartamento, per definizione, sia un esserino ben al di qua di tanta meraviglia. vicino a una pianta da appartamento, ma questo forse è un problema mio, mi vedo subito più grigia, come se avvenisse un travaso istantaneo di clorofilla e la pianta, non so come, sapesse succhiarmi via la poca luce autunnale accumulata sulle guance. inoltre, considerando le derive urbane in cui spesso viviamo, la presenza di una pianta da appartamento non mi sembra esprima molto più significato di un mazzo di fiori di plastica. se non fosse che alla fine, vaso escluso, finirà virtuosamente nell'umido configurando per il triste vegetale almeno una singolare utilità teleologica. detto questo, e solo al fine di un esercizio retorico, potrei in effetti provare a dire qualcosa alla pianta.
sì, muori pure, direi. senza tanti giri non so proprio perché dovresti rimanere in vita. non dimostro molto tatto nei tuoi confronti, è vero. ma non ho il pollice verde né mi interessa, quindi se non apprezzerai, pazienza. puoi morire tranquilla, davvero: tutti continueranno a correre come se niente fosse. non dài frutti, non profumi: non sei né utile, né indispensabile. al contrario l'acqua e il sole di cui tu approfitti senza offrire niente in cambio, lo sarebbero a molti. quindi, forse anche da un punto di vista strettamente ecologico, faresti bene a farti da parte. potresti obiettare che, in ogni caso, sei una buona buona, che si fa i fatti suoi e che non dà fastidio a nessuno. ma, a parte il fatto che non mi sembrano caratteristiche di cui vantarsi, fastidio ne dài, eccome. perché spesso sei esotica, perché spesso vieni da troppo lontano, perché richiedi sostanze inquinanti, perché alla lunga tutto con te diventa strettamente insostenibile. personalmene se mai dovessi prendermi cura di altri esseri viventi non sceglierei mai una pianta ornamentale ma, non so, una bieta rossa: fa bene, è buona, è bella, è locale, unisce forma e funzione... va bene, mi dirai, ma io sono più carina. e anche qui devo dirti che insomma, neanche tanto: hai il fascino posticcio di certe donne un po' âgée, con quelle foglie lucidate dal detersivo e mai l'impronta di un becco a orlarle qua e là... c'è di meglio, fidati. eh, ma ci sono molte persone a cui piaccio, e molto: mi sembra di sentirti. ma, credimi, alla lunga non basta. muori pure, davvero. nessuno è indispensabile. noi umani lo capiamo presto, se avessi imparato a leggere lo sapresti anche tu. ma non sai neanche leggere... quindi basta, ciao.
il gioco non è mio. lo ha inventato e messo su po bronson. insieme a the san francisco writers' grotto. li trovi su twitter.
io l'ho solo trovato per caso, a buffalo, tutto qua. :-)
Scritto da: manu | mercoledì, 30 settembre 2015 a 16:04
fai questo: what can happen in a second.
Scritto da: manu | mercoledì, 30 settembre 2015 a 15:52
ps: bello questo tuo gioco narrativo, quasi quasi ti copio. :-)
Scritto da: arthur | mercoledì, 30 settembre 2015 a 15:49
Ed io ADORO contestarti. Ma su una cosa siamo d'accordo, ogni cosa nel suo habitat naturale, giusto, giusto, giusto, ma vuoi mettere una bella piantina sempre verde e sorridente che ogni mattina mi fa l'occhiolino quando mi sveglio? :-)
Scritto da: arthur | mercoledì, 30 settembre 2015 a 15:48
ma io ADORO gli alberi. è sulle piante ornamentali o da appartamento che ho qualche dubbio. d'altra parte tutta la spiegazione era solo un modo per giustificare un post su qualcosa che mai avrebbe attratto la mia attenzione: ne ho scritto solo per gioco, uno dei giochi narrativi proposti da 642.
aggiungo anche che dipende molto dall'appartamento che hai. vedere un pitbull tutto il giorno su un balcone inferiore al metro quadro è tristissimo, se hai un terrazzo di 40mq, forse, lo è già di meno.
in ogni caso, confermo, preferisco andare io a trovare le cose dove vivono bene. non mi piace che siano addomesticate solo per (o nate al solo scopo di) arredarmi la casa o farmi compagnia. :-)
Scritto da: manu | mercoledì, 30 settembre 2015 a 15:40
Ho sempre detto che l'ironia è sinonimo d'intelligenza e me ne dai sempre la prova. Detto questo, no, io adoro le piante, tutte. Se qualcuno taglia un albero a me spiace tantissimo, è come se venisse a mancare una cosa cara e d'altra parte è vita anche quella e molto più produttiva di tante altre vite tra l'altro, visto che oltre che a sostenersi, ci fornisce tanta linfa vitale. E adoro anche le piante d'appartamento. 'nnagg...!!! :-)
Una volta nel mio vecchio studio avevo un ficus benjamin e una yucca (si scrive così? ), due piante secondo me bellissime. Mi erano state regalate da un amico e cliente e nel tempo erano diventate enormi. La yucca era diventata bellissima e avendola una volta girata dall'altra parte, ad un certo punto il fusto si era curvato alla ricerca di luca. Una cosa stranissima, ma che la rendeva stupenda. Non credo di avere il famoso pollice verde, e tra l'altro non è che le curassi tanto, ma ogni volta che le guardavo m'ncantavano e probabilmente per questo "loro" mi ripagavano con la loro bellezza malgrado tutto.
Credo siano un ornamento importante in una casa, così come lo sono i quadri e tanti altri orpelli di cui ci circondiamo spesso.
Ma va a gusti e come sempre accade, anche i gusti o le idee possono cambiare e chissà se allora la prossima volta leggerò da te le odi alle piante, chissà. :-)
Scritto da: arthur | mercoledì, 30 settembre 2015 a 15:16