col telo che mi premeva sotto il mento e un gran mal di testa, aspettavo. sudavo. avevo freddo. mi sembrava di essere agitata, ero immobile. nella stanza pochi passi, un improvviso silenzio, una radio dimenticata accesa. un ragazzo mi tamponava le tempie, mi carezzava i capelli. se ti viene da vomitare chiamami, mi diceva. dopo un attimo mi veniva da vomitare, lo chiamavo. è bianchissima, diceva un’infermiera: il ragazzo mi faceva un’altra iniezione. ok, questo dovrebbe calmarti la nausea. se dovessi sentirti molto debole, chiamami. dopo un attimo mi sentivo molto debole, lo chiamavo. ok, ora respira con questa mascherina, vedrai che ti aiuta. secondi interminabili, un grosso scroscio d’acqua a pochi centimetri da me. chiacchiere inutili tutto intorno e una solitudine gelata che mi colava sulla schiena. il ragazzo mi accarezza quasi ascoltando i miei pensieri. dài, manca un secondo. e l’ultima sua o si confonde col rumore di un potente aspiratore che sembrava dovesse risucchiare via il mondo. un mondo stranamente calmo, stranamente fermo, stranamente senza di te. poi il tuo pianto a liberarci tutti.
aveva ragione: mancava solo un secondo.
ci avrei giurato! :-P
Scritto da: manu | mercoledì, 07 ottobre 2015 a 11:07
Vengo anche io!!!!!!!!!!
Scritto da: Fralla | mercoledì, 07 ottobre 2015 a 09:23
daje!
Scritto da: mamo | lunedì, 28 settembre 2015 a 09:41
allora organizziamoci! era solo perché tu un contatto, seppure con un pazzo, qui alla sapienza ce l'avevi già... :-D
Scritto da: manu | domenica, 27 settembre 2015 a 18:25
dico che si sta meglio qui. davvero!
Scritto da: mamo | domenica, 27 settembre 2015 a 10:19
oppure, senti che idea!, trasferitevi voi! :-D mettiamo su una specie di comune al pigneto. io e c porteremmo avanti la parte artistica, tu e d vi dedichereste a quella scientifica, i bambini andrebbero a scuola a piedi scortati dalla tua m, la sera infinite chiacchierate e, ogni tanto, festa. che ne dici?
Scritto da: manu | venerdì, 25 settembre 2015 a 09:24
e' che mi stai un po' fuori mano. trasferitevi!
Scritto da: mamo | giovedì, 24 settembre 2015 a 22:10
ma grazie, arthur!
kovalski, sì: al limite del raccontabile. baci!
Scritto da: manu | giovedì, 24 settembre 2015 a 20:04
che grumo di sensazioni fortissime
<3
Scritto da: kovalski | giovedì, 24 settembre 2015 a 17:39
Beh, una birra o un caffè possibilmente ristretto lo accetto volentieri, anche perché il tuo salotto è accogliente e la conversazione non lo è da meno. Poi tu a volte sei magica quando parli dei tuoi ricordi, ed io ti ascolto piacevolmente guardandoti con tenerezza. :-)
Scritto da: arthur | giovedì, 24 settembre 2015 a 15:43
fralla, è come se tutto precipitasse senza scampo ma... verso l'alto! non trovi? :-*
mamo, eh ma il capolavoro te lo perdi, soprattutto, non venendomi mai a trovare... una sorpresa, una birra, un caffé! :-P
Scritto da: manu | giovedì, 24 settembre 2015 a 15:18
se non scrivi qua succede che io poi smetto di controllare e mi perdo capolavori
Scritto da: mamo | giovedì, 24 settembre 2015 a 00:18
Benarrivato!
In quei momenti il tempo si allunga e si accorcia e nn ha più forma. Tu nn sei più padrona del tuo corpo ma lui sa esattamente cosa fare.. e ancora mi chiedo come!
Scritto da: fralla | martedì, 22 settembre 2015 a 23:38
grazie, aitan! è solo perché è successo tre anni fa e perché è il racconto di una nascita! :)
Scritto da: manu | lunedì, 21 settembre 2015 a 23:21
E' un testo onirico, forte. Ma mi chiedo perché quell'immagine dolce e festosa...
Scritto da: aitan | lunedì, 21 settembre 2015 a 22:19