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mercoledì, 13 maggio 2015

Commenti

manu

il senso non c'è, non si sa mai. altrimenti due esserini come noi lo avrebbero già stanato... :-* ti abbraccio strettissima.

nonsisamai

Che bello quello che scrivi Manu. Viviamo un momento piuttosto simile forse. Io sono in mezzo alla tempesta, non riesco a pensare in modo chiaro adesso, pero' proprio oggi dopo averle parlato mi sono detta, ma guarda te che coraggio che le e' venuto fuori...non so, forse ci spero ancora che il dolore fortifichi o almeno che ci cambi in meglio, altrimenti davvero che senso hanno certe cose che succedono...

manu

laura, e allora torna presto! :-*
kovalski, abbiamo solo una vita e, spesso, sembra infinita. e, a volte, un attimo. i bambini aiutano a trovare un senso, è vero. ma la loro è un'età diversa dalla nostra, tempo puro.
albafucens, sono d'ccordo con ogni tua parola. ti segna, be oltre la retorica. ti abbraccio.

albafucens

il dolore non credo fortifichi, forse come più giustamente scrivi ti porta bensì a reagire... cercare di fronteggiarlo... gestirlo al meglio di quelle che sono le nostre possibilità.

il dolore ti segna, lascia la sua impronta, che poi il tempo un po' lenisce, seda, tra_muta... ma non cicatrizza completamente, il cuore, la mente di quando in quando rammentano, così come esiste altresì una memoria tissutale... una sorta di arto fantasma che continua a prudere, dolere.

kovalski

ma alla fine, in fondo... questo è tutto quello che abbiamo, no? una vita. e il tempo che scorre, inesorabile. e bambini a marcarcelo come un pendolo gigantesco, lo scorrere del tempo. quando noi ci eravamo dimenticati che scorresse, il tempo, non ce lo ricordavamo più ormai, persi in una sorta di eterno presente da vita di adulti, quando non è più una successione di anni scolastici a marcarci il tempo. ma sono venuti loro, piccoli piccoli, a ricordarcelo. ed eccoci qui. da quest'altro lato della ruota. :-)

ps: grazie. davvero. per il tuo non essere mai banale. <3

Laura

Manu, io da te mi "trovo" sempre :-)

manu

xxx, grazie: raccontami come pensavi tu!
laura, ho letto che non ti trovi ma forse sei qua!
l'alligatore, spettinati ma con la testa a posto! :-)
alessio, certo, ma il punto è fare in modo che guardino. e, non so, tu dove vivi? qui a roma è così raro!
arthur, ne conosco anch'io di persone così. ma quella è una reazione. una reazione positiva (in senso stretto) e costruttiva e ammirevole e tutto. ma cosa potrebbero fare? lo scrivevo anche nel post, sopportare non è una scelta. è l'unica strada, dal momento che continuiamo a vivere. questo non implica affatto che quelle persone siano diventate più forti. anzi, spesso sono persone profondamente provate dalla vita. persone che si scoprono inspiegabilmente fragili, proprio perché conoscono anche il lato buio. proprio perché sanno.
mamo, anche secondo me... ed ora ne ho la prova! :-) grazie!

mamo

secondo me il dolore fa male
(http://physicsnet.co.uk/a-level-physics-as-a2/materials/stress-strain/)

arthur

Eccomi da te. :-)

Incomincio dicendoti che in quanto a lucciconi siamo abbastanza simili, con l’aggravante che essendo un uomo devo anche mascherarlo un po’, ma non più di tanto a dire il vero.
Sì, il detto che il dolore fortifica è un po’ ambiguo, però credo abbia in fondo in fondo delle verità.

Diciamo che dipende sempre da persona a persona, da come si affrontano certi dolori, delle perdite per esempio. Conosco una donna che nella sua vita ha dovuto affrontare diverse prove, per prima la perdita del marito che aveva 33 anni e dopo della figlia morta a 22 anni.

Di lei ho sempre ammirato il coraggio, quella sorta di dignità che non l’ha mai portata a piangersi addosso in pubblico o con chicchessia, e tu che sei una madre (credo), puoi capire benissimo cosa possa voler dire per una madre la perdita di una figlia, un dolore immenso che lascia dei segni indelebili.

Eppure lei ha reagito, si è dedicata a certe cose, si è appena laureata in Scienze della Religione, dedica molto tempo alle persone disabili e allo stesso modo si è ritagliata degli spazi personali, viaggi e quant’altro, dedicandosi di più a se stessa o alla consapevolezza di sé, che non sempre è la stessa cosa.

Non so se il dolore della perdita della figlia l’abbia fortificata, non credo, ma le ha dato quel coraggio che le serve per affrontare la vita e credo che già solo questo, sia una grande cosa.

E’ da lei che ho imparato a sorridere, a vedere l’inizio della mia giornata con un riflesso di sole che la illumina, così come ho imparato che quel poco che ci resta, perché la vita se ci pensi è un attimo, bisogna saperlo vivere nel modo migliore, consapevolmente.

alessio

Gli occhi lucidi ti fanno gli occhi belli e se uno sollevasse lo sguardo da quelle vetrine e sapesse notarli sono sicurissimo che comincerebe a volerti bene!!!! Ciao, Manu!

L' Alligatore

Nessuna parola fuori post(o) nel tuo argomentare.

Laura

(Cara Manu di pensieri e poesia)

xxx

Tu mi lasci sempre senza parole. Questa mattina pensavo più o meno le stesse cose ma molto meno poeticamente.

arthur

Come dire, piatto ricco mi ci ficco, senza ombra di dubbio, ma torno, adesso non posso, anche se ti confesso che un po' di malinconia me l'hai fatta venire mannaggia.

Ma scrivi così bene che te lo perdono. :-)

Ciao e a dopo.

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