qualche giorno fa in un negozio per ragazzette mi trovavo di fronte a una maglietta con la scritta c'est la vie paris. era del mio colore preferito, così la guardavo. scettica solo sulla necessità della scritta con notazione geografica, in fondo.
mentre ero lì una ragazza dietro di me, massimo 16 anni, ha detto: ma sarebbe c'è la via? nun ho capito...
e una sua amica: ma no, significa è la vita... selavì!
e lei: io con le lingue nun c'ho mai capito un c***o, 'o sai!
e l'amica: no, ma er problema è che te bazzichi solo romani...
ora: non sarà bordeaux ma è molto meglio quella nella foto, non trovate?
mamo, giusto... qua non si capisce più niente! :-) anche se il pensiero corre spontaneo alla triste sorte degli abitanti di lille!
Scritto da: manu | venerdì, 08 maggio 2015 a 09:39
:-)
Scritto da: kovalski | giovedì, 07 maggio 2015 a 23:41
ma una maglietta bordeaux con sopra scritto paris non genera confusione?
Scritto da: mamo | giovedì, 07 maggio 2015 a 21:44
arthur, io ho a che fare con tutto e con niente, per la verità. :-) i pallini erano: carta da zucchero, verde quasi militare e viola!
Scritto da: manu | giovedì, 07 maggio 2015 a 16:58
Verde chiaro, verde scuro e viola. Giusto? :-)
Un bel gioco di colori.
Come mai questi colori?
Oggi leggevo sull'Espresso di marchio e di logo, di quanti sono talmente brutti e scontati, di come nell'Italia di Leonardo e Michelangelo la creatività cada nel ridicolo anche al costo di bei soldoni.
L'anno scorso ho partecipato ad un concorso per il logo di un museo a Firenze, l'ho saputo all'ultimo momento, quattro giorni prima, ma ho voluto partecipare lo stesso. Alla fine ho disegnato un logo per niente malaccio, insomma ero soddisfatto, sicuramente da lavoraci ancora un po’ su.
La mia paura, venendo da tutt’altro settore anche se creativo, era di scontrarmi con dei giovani designer grintosi e pieni di tante belle novità, in Italia ci sono ormai delle scuole di design all’avanguardia e quindi i risultati avrebbero dovuto essere senz’altro fuori dall’ordinario.
Sono arrivati quasi tremila progetti da 62 nazioni, e la vincitrice è stata un’architetta Fiorentina ultra cinquantenne con un logo semplice e forse troppo classico, secondo me, ma non sono la persona più adatta per commentarlo.
Ecco perché mi aveva colpito il tuo avatar, era semplice e immediato e i colori, con quei cerchiolini colorati, lo rendevano unico.
Tu hai senz’altro a che fare con le linee oltre che con le parole, giusto? :-)
Scritto da: arthur | giovedì, 07 maggio 2015 a 14:41
arthur, grazie. questo di sylvia plath ha un significato... ma magari, chissà, tra un po' torneranno i tre puntini! piacevano molto anche a me!
kovalski, giusto! che poi, lo sai, io non posso parlare perché pronuncio: maiette! :-D
Scritto da: manu | giovedì, 07 maggio 2015 a 12:28
aò
che se te limonavi i pariggini poi sapevi da legge pure e majette
aò
:-D
Scritto da: kovalski | mercoledì, 06 maggio 2015 a 20:07
Giusto! :-)
E' bello questo tuo nuovo avatar, ma lo era anche quello che avevi prima, dei tre puntini colorati.
Infatti ricordo che allora (mannaggia, mi sembra tanto tempo...) la prima volta che eri venuta a trovarmi mi avevano colpito molto, come immagino tu sappia adoro la grafica ( è anche una deformazione professionale), ci avevo visto ingegno e comunicazione, che poi se ci pensi, alle volte vanno di pari passo, insomma, aveva colto nel segno.
Ehhhh, così giusto per dire. :-)
Scritto da: arthur | mercoledì, 06 maggio 2015 a 18:43
alessio, già meglio! :-)
arthur, sì, perché se usi poca ironia è un attimo e ti ritrovi bored!
Scritto da: manu | mercoledì, 06 maggio 2015 a 18:16
No, tutto t'immagino tranne che annoiata.
Quindi magari è meglio c'est la vie, ma detto con molta ma molta ma molta ironia. :-)
Scritto da: arthur | mercoledì, 06 maggio 2015 a 17:04
No! ;-DD Ti immagino con i capelli così!
Scritto da: alessio | mercoledì, 06 maggio 2015 a 16:51
Mi immagini annoiata?
Scritto da: manu | mercoledì, 06 maggio 2015 a 15:27
Ti sta molto meglio quella con scritto Bored, son daccordo! E poi ti immagino proprio così! CIAO!
Scritto da: alessio | mercoledì, 06 maggio 2015 a 14:54