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martedì, 31 marzo 2015

Commenti

manu

arthur, nel senso che so di non essere una persona facile… ma tu provaci, eh. non ascoltare xxx! :-)
xxx, dopo tutti questi anni sei ancora qui e non ti sembra ancora il caso di dirmi chi sei… va bene così, eh: solo non dare consigli agli altri su come comportarsi con me! :-P
aitan, davvero? un giorno verrò a casa tua e farò la stessa scena con il libro di bernhard… :-D (a proposito: non mi hai ancora detto che ne pensi!)
kovalski, questo sì. sempre. :-*
mamo, come direbbe viola: fìu! :-) (oggi pensavo che mentre andavo dall'oculista di cui scrivevo prima tu eri lì nei paraggi a giocare a qualcosa... ma io ancora non lo sapevo!)

manu

(no, no, arrivo! :-P)

Arthur

Oh mannaggia, abbiamo perso la Manu.

'sera! :-)

Arthur

@ xxx: :-)

Infatti non ci provo, ascolto e basta. :-)

mamo

sei viva

kovalski

nel senso che a volte sei ignara addirittura a te stessa, tu
:-D

<3

aitan

Mi ha fatto molto ridere, perché, si dà il caso, che anch'io faccia spesso cose di questo tipo...

xxx

Ah, fondamentale il libro di De Mauro, sono d'accordo con la tua professoressa: una pietra miliare!

xxx

Caro Arthur, io la conosco bene. Lotta per starle dietro? Lascia stare, amico!

Arthur

Ah non sbaglio neh?

Mi sembrava in effetti. :-)

Ciao, Buona Pasqua se non ci sentiamo prima.

manu

kovalski, nel senso che senza aprire la scatola non sapresti dire se sono viva o morta? :-D aiuto, spero che appaia presto mamo con qualche inoppugnabile argomento e che dimostri che sono viva.
arthur, no, non sbagli... :-) riguardo ai flussi di coscienza, secondo me, non vanno scritti nel pieno dell'emozione. perché riescano occorre un'emotività più o meno ragionata, occorre un'analisi. se scrivi con le lacrime agli occhi, di solito, riesci ad esprimere una sola voce. questo per dirti, riprova, riprendi quel racconto dal cassetto... ciao!

Arthur

James Joyce?

Tremenda! Sei un vulcano o sbaglio? Mi domando, leggendoti, come sarebbe se anziché dietro ad un video fossimo uno davanti all’altro. Sorriderei senz’altro, perché sarebbe una bella lotta starti dietro alle cose da dire, o sbaglio ancora? :-)

Ma tornando a noi, non saprei cosa ne verrebbe fuori e a dire il vero non ci ho mai pensato. Senz’altro tutta una serie di racconti, di storie, non necessariamente in collegamento tra di loro, tanta vita però, perché quei pensieri disordinati che si rincorrono ripercorrendo la memoria, avrebbero tante cose da dire.

Il mese scorso ho saputo una cosa tristissima, ero andato a cercare una mia cara amica e ho saputo che era morta per un tumore alle ossa. C’era stata una storia tra di noi alcuni anni fa e poi ci eravamo persi di vista, tranne che per qualche sporadica occasione. Avevo incominciato a scrivere allora una storia e lei ne era inconsapevolmente la protagonista. Poi tutto era ritornato dentro al cassetto. Per un attimo tutto quel mondo, sopito, era spuntato fuori, l’ho ripercorso, un pensiero insistente, quasi ossessivo.

Penso che riprenderò a scriverla.
Come dire, la forza della mente!
Ari_notte! :-)

kovalski

a volte sei il gatto di schroedinger, tu
;-D

manu

arthur, magari... mi sono chiesta spesso che tipo di libro ne verrebbe fuori! senza collegamenti futuristici (o futuribili?)ci ha già provato joyce... che te ne pare? :-)
xxx, era: storia linguistica dell'italia unita di tullio de mauro... ma il pensiero non è mia, lo ripeteva sempre la mia professoressa di storia della lingua italiana!

xxx

Adesso voglio sapere qual è il libro per cui hai pensato che tutti gli italiani medio-colti dovessero averlo...

Arthur

Sì, tutto va giudicato caso per caso. :-)

Ma mi domando e dico, forse che ci sia una qualche analogia o come dici sarò un caso che la pensiamo in certi casi più o meno allo stesso modo?
Stavo pensando anche a “questa capacità ricorsiva della mia mente di ripercorrere, passo passo e senza memoria, tutte le tappe che portano ad un gesto…” No, non ti sto copiando o emulando, giurin giuretto, ma succede anche a me e allora altro che ricostruire tutto, addirittura se la mia mente fosse direttamente collegata ad una penna o a una tastiera di un computer, potrei scrivere direttamente un romanzo di quella cosa, tanta è la verosimiglianza, ma il caso in questo conta poco forse.

Da piccolo, da giovane, amavo Mark Twhain e il suo romanzo “Le avventure di Tom Sawyer “ mi aveva fatto sognare tanto, tant’è che spesso, nei momenti in cui mi trovavo solo con la mia mente, lei, sì, sempre lei la mente, andava avanti come una forsennata (la mente…), immaginando, ricostruendo, inventandosi come direbbe qualcuno oggi, di tutto e di più.

E questo cosa c’entra, dirai? Beh, magari è un caso. Che poi, parlando del più e del meno, chissà perché mi vengono in mente un sacco di cose da dire, per esempio che a Trastevere si mangia bene e volendo si spende anche di meno, che la notte di San Lorenzo se uno ha voglia di esprimere un desiderio deve farlo con accanto un ettolitro di birra scura di puro malto distillata in botti di rovere invecchiate nelle cantine di Roveredo, che a nonna Giuliana gli mancano tre denti davanti e due dietro e si accettano offerte per comprarle i para spruzzi, che Fontana la prima volta che tagliò una tela…

‘notte! :-)

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